Renzi a Parigi per 'tagliando Pse', rilanciare crescita. Summit su migranti e lavoro; Schulz, testo Italia base solida
11/03/2016 - BRUXELLES - Sabato a Parigi per fare il 'tagliando' al Partito socialista europeo, in un momento drammatico della storia dell'Unione. I leader della famiglia socialista e democratica si troveranno tra le 10,30 e le 13,30 all'Eliseo, ospiti del presidente Francois Hollande, per ridefinire insieme la strada verso un'Europa più equa, solidale e coesa, attenta più alla crescita e al lavoro che all'austerità miope e la contabilità degli 'zero virgola'.

Un appuntamento voluto con forza dal premier Matteo Renzi, da mesi ormai in prima linea nella richiesta a Bruxelles di una svolta radicale, in un momento in cui l'idea stessa di Unione europea è messa in crisi dal risorgere degli egoisti nazionali, del razzismo, dello sciovinismo. E aggravata dalla peggiore emergenza migratoria dalla fine della seconda guerra mondiale. "Oggi - spiega Marco Piantini, consigliere del premier per gli affari europei - serve una vera riflessione politica anche su una prospettiva di medio e lungo periodo, in un momento di enorme difficoltà dell'Europa".

Come consuetudine, in questo tipo di riunioni, non sono previste delle conclusioni. Al termine dei lavori, dovrebbe essere il padrone di casa Hollande a tenere la conferenza stampa finale. Tuttavia, sono tanti i temi su cui il Pse è chiamato a discutere. Concepito inizialmente come momento di confronto soprattutto sull'economia, dalla flessibilità alla crescita, il summit parigino inevitabilmente affronterà anche il dossier migranti, a partire dalla tragedia lungo il confine tra Grecia e Macedonia. Non a caso, ha accettato l'invito il premier greco Alexis Tsipras. Un gesto apprezzato dal presidente del gruppo S&D, Gianni Pittella: "E' utile e importante che il Pse dialoghi con forze diverse. L'adesione al Pse del leader di Syriza non è ovviamente all'ordine del giorno, ma rilevo la contraddizione tra Tsipras e Podemos, che con il suo no a Sanchez ha impedito la creazione in Spagna di un governo a guida socialista".

Sul tavolo ci sarà il 'position paper', il documento economico elaborato dal Tesoro e Palazzo Chigi qualche settimana fa. Una nota di nove cartelle fitte di analisi e proposte definito dal Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz come "una base di riflessione molto solida". "Se si guarda alla coesione economica, politica e sociale - prosegue Schulz - non c'è bisogno di essere un sofisticato analista per rendersi conto che le cose non stanno andando nella direzione giusta: i progressisti si trovano nella situazione migliore per guidare il processo verso un'Europa più coesa, più forte e più equa".

La riunione chiederà di ripartire dal patto sancito a inizio legislatura con la nomina di Jean-Claude Juncker, e il rilancio dal Piano per gli investimenti e dalla comunicazione sulla flessibilità. Quella la strada per rilanciare l'occupazione, soprattutto giovanile. Altro obiettivo è colmare il cosiddetto 'governance gap', cioè tutte quelle pastoie amministrative che frenano l'azione riformatrice delle istituzioni Ue. Un vertice che rilancia anche la leadership di Renzi nel Pse e smentisce le accuse di un suo isolamento in Europa. Fonti renziane fanno notare che il summit parigino arriva dopo l'incontro a Roma tra i 6 Paesi fondatori, il contributo italiano al documento dei 5 Presidenti, la nota del Tesoro, l'impegno a favore di un servizio civile europeo e il rilancio dello spirito di Ventotene.
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