Semestre europeo 2016: meno Stati membri con squilibri economici rispetto all’anno scorso.
09/03/2016 - Gli stati membri hanno fatto progressi nella risoluzione degli squilibri nelle loro economie.

Gli Stati membri stanno compiendo progressi nel contrastare gli squilibri delle loro economie e, sebbene in misura diversa a seconda dei paesi e dei settori, hanno dato seguito alle raccomandazioni specifiche per paese formulate lo scorso anno.
Questi sforzi sono essenziali per consolidare la ripresa in Europa e promuovere la convergenza, e si rifanno alle priorità del semestre europeo di quest’anno: rilanciare gli investimenti, attuare riforme strutturali e perseguire politiche di bilancio responsabili.
Lo scorso novembre la Commissione ha deciso che 18 Stati membri sarebbero stati sottoposti a un esame approfondito per valutare l’eventuale presenza e portata di squilibri macroeconomici. Nel quadro della relativa procedura per gli squilibri macroeconomici la Commissione ha concluso che sei di questi paesi non evidenziavano squilibri, mentre per altri dodici sono stati riscontrati squilibri o squilibri eccessivi.
Il Vicepresidente Valdis Dombrovskis, responsabile per l’Euro e il dialogo sociale, ha dichiarato:“L’economia dell’UE è ancora in fase di ripresa e molti Stati membri stanno compiendo progressi nel risolvere i problemi strutturali delle loro economie. Rispetto all’anno scorso è diminuito il numero di paesi che si ritiene abbiano squilibri economici, ma le sfide sono ancora aperte e diversi paesi presentano vulnerabilità. È necessario potenziare le riforme strutturali per rendere più competitive le nostre economie. Gli Stati membri devono proseguire nel processo di riforma per ridurre, tra l’altro, l’elevato debito pubblico e privato, rendere più efficiente il mercato del lavoro, assicurare la sostenibilità dei sistemi sociali e migliorare il contesto imprenditoriale.”
La Commissaria Marianne Thyssen, responsabile per l’Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, ha affermato: “Malgrado la situazione vari da paese a paese, nel complesso gli Stati membri stanno facendo passi avanti per reinserire i disoccupati - giovani compresi - nel mondo del lavoro. Il semestre europeo continua a sostenere le riforme degli Stati membri volte a ridare un lavoro ai cittadini”.
Il Commissario Pierre Moscovici, responsabile per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha dichiarato: “Oggi possiamo constatare chiaramente che i paesi che hanno promosso riforme economiche con maggiore rapidità e profondità stanno raccogliendo i frutti del loro lavoro. Altri devono aumentare la posta in gioco se vogliono garantire più occupazione e crescita ai loro cittadini. Dobbiamo esaminare in dettaglio le sfide di ogni singolo paese, anche nel quadro del previsto dialogo con le autorità nazionali, per sostenere e incoraggiare questo percorso di riforma che considero assolutamente necessario.”
Come anticipato nella comunicazione sulle tappe verso il completamento dell’Unione economica e monetaria dell’ottobre 2015, la Commissione ha reso l’attuazione della procedura per gli squilibri macroeconomici (PSM) più chiara e trasparente, riducendo le categorie di squilibri da sei a quattro: nessuno squilibrio, squilibri, squilibri eccessivi e squilibri eccessivi con azione correttiva (procedura per gli squilibri eccessivi).
D’ora in avanti, tutti gli Stati membri interessati da squilibri o da squilibri eccessivi saranno oggetto di un monitoraggio specifico, in funzione del loro grado e della loro natura. In tal modo si rafforzerà la sorveglianza sulle politiche adottate dagli Stati membri attraverso un dialogo più intenso con le autorità nazionali, missioni e relazioni sui progressi compiuti. Nel grafico in allegato sono riportate le categorie introdotte nel 2016.
Per Bulgaria, Croazia, Francia, Italia e Portogallo sono risultati squilibri eccessivi.
Finlandia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Slovenia evidenziano squilibri.
Non si ritiene che Austria ed Estonia, oggetto quest’anno per la prima volta di un esame approfondito, presentino squilibri. Non si riscontrano squilibri per Belgio, Ungheria, Romania e Regno Unito.
Prossime tappe
Il Consiglio discuterà quanto rilevato dalla Commissione in base agli esami approfonditi sull’economia di 18 Stati membrie a marzo e aprile terrà incontri bilaterali con gli Stati membri. Queste riunioni daranno modo di discutere delle relazioni per paese con le autorità nazionali.
Per aprile è prevista la presentazione, da parte degli Stati membri, dei programmi nazionali di riforma e dei programmi di stabilità (per i paesi della zona euro) o dei programmi di convergenza (per i paesi non appartenenti alla zona euro).
Basandosi sull’insieme delle informazioni disponibili, in primavera la Commissione presenterà le sue proposte per una nuova serie di raccomandazioni specifiche per paese incentrate sulle principali sfide individuate. Le raccomandazioni conterranno anche orientamenti di bilancio e saranno basate sulle previsioni di primavera della Commissione, che riporteranno anche i dati di bilancio definitivi per il 2015 convalidati da Eurostat.
Grecia e Cipro, attualmente soggetti a programmi di sostegno alla stabilità, non sono interessati da questo pacchetto.
Contesto
La pubblicazione anticipata delle relazioni per paese rientra negli sforzi compiuti per semplificare e rafforzare il semestre europeo, in linea con la relazione dei cinque presidentipdf e le tappe annunciate dalla Commissione verso il completamento dell’Unione economica e monetaria dell’Europa. Alcune di queste tappe, dopo il debutto dell’anno scorso, sono confermate quest’anno, con il duplice obiettivo di costruire fin dall’inizio del semestre europeo un dialogo reale sulle priorità europee, comprese le sfide per la zona euro, e avere, in seguito, più tempo per discutere con gli Stati membri e le parti interessate a ogni livello per tenere conto delle loro priorità. Le relazioni rispecchiano inoltre la maggiore attenzione che la Commissione riserva agli aspetti legati all’occupazione e alla sfera sociale nel quadro del semestre europeo.
In rilievo
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