22/01/2016 -
BRUXELLES - Gli italiani sono fra i più attenti in Europa a far valere i propri diritti. Almeno a giudicare dal numero di petizioni inviate all'apposita commissione del Parlamento europeo nel 2014, la cui relazione annuale è stata discussa e approvata oggi a larga maggioranza dalla Plenaria (481 sì, 67 no, 44 astensioni).
Nel 2014, l'assemblea di Strasburgo ha ricevuto 2.714 petizioni, in leggera diminuzione (6%) rispetto all'anno precedente, quando le petizioni erano state 2.891. La maggior parte dei firmatari erano di nazionalità tedesca (551, 20,2% del totale), seguiti dagli spagnoli (468, 17,1%) e dagli italiani (425, 15,6%) che si sono rivelati molto più attivi in confronto al 2013, quando le petizioni spedite a Strasburgo erano state 344. Agli ultimi posti si trovano i cittadini estoni e lussemburghesi, che complessivamente hanno inviato solo otto petizioni nel 2014.
A preoccupare maggiormente i firmatari è stata la giustizia, seguita dall'ambiente e dal mercato interno. Nella sua relazione, la Commissione PETI del Parlamento ha chiesto maggiore attenzione da parte dell'esecutivo comunitario e dei Paesi Ue alle rimostranze espresse dai cittadini, ma ha anche sottolineato "gli sforzi di taluni Stati membri come l'Italia, la Grecia e la Spagna, che seguono assiduamente le riunioni della commissione".