01/09/2015 -
Nella cittadina di Wavrin, estremo nord della Francia al confine col Belgio, il sindaco è pronto a tutto per tenere lontani i nomadi, anche a scavare piccole trincee nei parchi. Lo denuncia un gruppo di opposizione, citato dai media locali, secondo cui i bordi di diverse zone verdi del comune - riporta l’Ansa - da fine giugno hanno iniziato ad essere “sfigurati” da lunghe buche per evitare che si trasformassero in accampamenti. «La soluzione la più seria e più fastidiosa per loro è stata scavare dei fossati, che saranno presto fioriti» ha spiegato il sindaco, l'indipendente di destra Alain Blondeau, alla stazione locale della Radio France Bleu. «Anche se le persone, o almeno alcune di loro, sono rispettose, ci sono pulizie da fare, acqua ed elettricità da fornire - ha aggiunto -. È pur sempre un costo per la città. Al momento non ci sono terreni di accoglienza, faccio del mio meglio».
L'opposizione, però, insorge: «Questa follia sfigura gli spazi verdi della città - spiega alla stessa radio un portavoce -. Basta farsi un giro, si vede solo quello, delle brutte buche e mucchi di terra che circondano tutti gli spazi verdi». Senza dimenticare, aggiunge, il costo di oltre 28 mila euro dei lavori, e il fatto che la mancanza di un'area di accoglienza per i nomadi sul territorio comunale è contro la legge, che impone ai comuni di oltre cinquemila abitanti di averne almeno una.