Lavoro, formazione forzata per i disoccupati inglesi. Il governo lancia l’operazione «Basta scuse» - art del 18/08/2015
01/09/2015 - LONDRA - I giovani disoccupati “non hanno più scuse”, dichiara il Governo britannico, che ha annunciato oggi un programma obbligatorio di formazione per tutte le persone tra i 18 e i 21 anni che non hanno lavoro. Chi non partecipa perderà il diritto ai sussidi di disoccupazione.

Il programma si chiama Intensive Activity Programme, ma Londra lo ha descritto come un “boot camp”, severo, intensivo e rigoroso come i corsi di addestramento dei soldati. Non prevede uso delle armi o marce forzate, ma i giovani disoccupati per tre settimane impareranno cose utili: come attivarsi per cercare un impiego, come comportarsi durante i colloqui di lavoro, come scrivere un curriculum vitae e come individuare e valorizzare le proprie competenze.
L'idea é stata di Matt Hancock, politico conservatore che guida una squadra governativa dal nome eloquente “Earn or Learn”, “guadagna o impara”. Le 71 ore di addestramento sono tante, ha ammesso Hancock, ma “chi é giovane e disoccupato dovrebbe passare tutto il suo tempo a cercare lavoro, altrimenti sfrutta lo Stato. Non si tratta di penalizzare nessuno, ma di dare maggiore sostegno ai giovani. Chi rispetta le regole non perderà i sussidi.”
Chi non partecipa ai corsi invece non avrà diritto a ricevere i circa 70 euro a settimana di sussidio di disoccupazione Il Governo ha anche intenzione di abolire la Jobseekers' Allowance, i sussidi riservati a chi ha tra i 18 e i 21 anni, sostituendola con una “youth allowance” che costringe chi é disoccupato da oltre sei mesi a lavorare gratuitamente a progetti socialmente utili.
L'opposizione laburista ha criticato il programma, dicendo che invece di costringere i giovani a fare corsi intensivi il Governo dovrebbe creare posti di lavoro per loro. “Questa é l'ennesima mossa punitiva del Governo conservatore contro i giovani, - ha detto Jeremy Corbyn, che secondo i sondaggi sarà eletto leader del partito. – Il Governo incolpa i giovani invece di risolvere il problema, e toglie diritti ai giovani costringendoli a lavorare gratis.”
In Gran Bretagna la percentuale di giovani tra i 16 e i 24 anni che non ha un lavoro é tre volte quella degli adulti.
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