Grecia, riaprono le banche dopo 3 settimane. Al via i rimborsi ai creditori
20/07/2015 - Dopo 23 giorni di chiusura, oggi in Grecia riaprono le banche: le file davanti alle filiali si sono, ma nella maggior parte dei casi sono contenute e ordinate. Restano i limiti ai prelievi, di 420 euro a settimana, invece dei precedenti 60 euro al giorno.

Ue: effettuato prestito ponte
Intanto la Commissione Ue ha confermato che l'esborso del prestito ponte di 7,16 miliardi alla Grecia è stato effettuato. Si tratta di un finanziamento ponte da parte dell'Efsm (European Financial Stability Mechanism). In tal modo Atene potrà effettuare i pagamenti alla Banca centrale europea e al Fondo monetario internazionale, verso il quale lo Stato greco è in arretrato per circa due miliardi. «Ora tocca alla Grecia avviare le procedure perché i pagamenti siano effettuati».

Al via i rimborsi ai creditori
E a questo proposito, la Grecia ha iniziato le procedure per il pagamento di 6,8 miliardi di euro ai creditori. Lo riferiscono vari media internazionali. È stato così avviato il pagamento di circa 2,5 miliardi di euro in arretrati dovuti al Fondo Monetario Internazionale. Il Governo sta inoltre pagando 4,2 miliardi di euro dovuti alla Banca centrale europea, in scadenza oggi. Il governo sta inoltre ripagando 500 milioni alla banca centrale greca.

Il Fmi conferma: Grecia ha ripagato tutti gli arretrati
Il Fondo monetario internazionale «conferma che la Grecia oggi ha ripagato la totalita' degli arretrati» nei confronti dell'istituto di Washington, equivalenti a circa 2 miliardi di euro. Lo ha detto in una nota il portavoce del Fondo, Gerry Rice, precisando che «la Grecia non ha più arretrati nei confronti del Fmi», che così può sbloccare in linea teorica nuovi fondi a favore di Atene. «Come abbiano detto - conclude Rice - il Fondo è pronto a continuare ad assistere la Grecia nei suoi sforzi volti al ritorno alla stabilità finanziaria e alla crescita».
Scattato l’aumento Ivaper alimentrari e trasporti
Situazione più difficile, ma apparentemente sotto controllo, nei supermercati. L'aumento dell'Iva, dal 13 al 23%, per tanti generi alimentari, dal burro ai biscotti e al cioccolato, impone una frenetica attività per cambiare le etichette dei prezzi dei prodotti sugli scaffali. È previsto che l'Iva per i trasporti passi dal 5 al 10%. I tassisti non hanno ancora aggiornato i tassametri, quindi hanno tre scelte: chiedere l'aumento a voce, rimetterci in proprio o emettere ricevute “vecchie”.

Non cambia l'Iva per i generi di fascia alta: era e resta al 23% come per i pneumatici. Ma c'è in vista anche un ribasso: scenderà dal 6,5% al 6% l'imposta su farmaci, libri, riviste e biglietti per spettacoli. Nelle farmacie, però, l'aspirina è ancora al 6,5%. «Attendiamo la direttiva del ministero della Salute», spiegano in una farmacia in piazza Omonia dove la confezione da 20 di aspirina è vendita a 1,81 euro.
In rilievo
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