Accordo Nucleare Iran, Federica Mogherini vittoriosa incassa i complimenti di tutti. Renzi: "È volto migliore dell'Ue"
15/07/2015 - Provata da un negoziato lungo e difficile, ma al tempo stesso soddisfatta per aver portato a casa – assieme agli altri protagonisti dell’intesa sul nucleare iraniano – un risultato storico. Sorride Federica Mogherini mentre stringe la mano del ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif, lo stesso che – secondo indiscrezioni – pochi giorni fa le avrebbe intimato di “non minacciare mai un iraniano”, durante uno dei momenti più tesi della maratona negoziale. Spesso criticata per scarsa incisività, accusata dai suoi detrattori di essere esclusa dai tavoli importanti, questa volta Mogherini si è presa la sua rivincita. Una rivincita tutta persiana per scollarsi di dosso la "sindrome Ashton" e dimostrare che una lady Pesc può far sentire forte e chiara la sua voce nel mondo.

Unica donna, unica macchia color pesca in una fila di abiti scuri, l’Alto rappresentante della politica estera europea si gode il sollievo di un giorno speciale. Una rivincita contro chi, soltanto qualche giorno fa, sparava a zero sulle sue foto in costume da bagno durante la fase più critica della crisi greca.

Quello stesso Zarif che la settimana scorsa ha scatenato i social network all’hashtag #neverthreatenaniranian, oggi la ringrazia “in particolar modo”. “Voglio ringraziare tutti coloro che hanno aiutato i nostri governi”, ha detto Zarif in conferenza stampa: “i due ex Alti rappresentanti Ue per la Politica Estera, Javier Solana e Catherine Ashton, e in particolare Federica Mogherini e tutti gli altri colleghi per la loro guida nel rendere possibile questo processo".

Di fronte alla stampa mondiale Mogherini spiega che l’annuncio sul nucleare “apre la strada a un nuovo capitolo delle relazioni internazionali”. “Penso che sia un segno di speranza per tutto il mondo", aggiunge.
Plaude il suo contributo il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, secondo cui “questo accordo è positivo per l’Iran, per la regione e per la sicurezza globale”. "Dopo anni di sanzioni e di relazioni tese, l'intesa - aggiunge il presidente dell'Europarlamento - è un buon risultato per tutti. Ora la fedele applicazione dell'accordo sarà la chiave per avere fiducia duratura, progresso economico e cooperazione diplomatica, ma anche per risolvere i conflitti regionali". Schulz sottolinea il ruolo "centrale" dell'Unione europea per arrivare ad un accordo: "L'Ue e il suo Alto rappresentante, Federica Mogherini, sono stati negoziatori credibili e onesti", afferma, ricordando il lavoro svolto da Catherine Ashton, che ha preceduto Mogherini nell'incarico.

Lodi a Federica arrivano anche da Roma, a cominciare dal primo ministro Matteo Renzi che l’ha voluta prima ministro degli Esteri nel suo governo e poi – malgrado le perplessità di alcuni paesi – Alto rappresentante per la politica estera europea. "L'Italia – commenta Renzi - deve essere forte e autorevole in tutte le sedi internazionali: è accaduto a Vienna in queste ore...". Per poi aggiungere, sempre più esplicitamente, che “l'Europa, attraverso il suo Alto rappresentante Federica Mogherini che ha brillantemente guidato i negoziati, ha dato oggi di sé il volto migliore, la sua capacità di contribuire alla pace. È questa l’Europa che ci piace e alla quale l’Italia ha sempre dato e continuerà a dare con rinnovato impegno e determinazione tutto il suo convinto sostegno".

Segue il plauso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Occorre anzitutto congratularsi con i negoziatori per la perseveranza e la lungimiranza che hanno mostrato nel corso di colloqui lunghi e difficili. Un apprezzamento particolare – ha detto il capo dello Stato - vorrei rivolgerlo, oltre che ai rappresentanti di Stati Uniti e Iran e agli altri negoziatori, all'Alto rappresentante Federica Mogherini per il prezioso ruolo di coordinamento che ha svolto a nome di tutta l'Unione Europea”. “In un Medio Oriente in cui l'ultima parola è spesso lasciata alle armi e alla conflittualità – ha aggiunto Mattarella - l'accordo di Vienna segna un'inversione di tendenza, mostrando che anche in quella martoriata regione è possibile percorrere fruttuosamente la strada del dialogo, della cooperazione e della diplomazia. Auspico pertanto che l'intesa trovata possa dispiegare effetti positivi in tutta la regione, facilitando nuove forme di collaborazione nella gestione delle tante situazioni di crisi che caratterizzano il Medio Oriente, a cominciare dalla lotta contro Daesh e il terrorismo internazionale”.
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