07/07/2015 -
Tutto rimandato a domenica per un altro vertice straordinario, questa volta a ventotto, che “speriamo sia l’incontro finale”. A confermare la voce che circolava con insistenza da tutto il pomeriggio è il premier italiano, Matteo Renzi che lasciando l’Eurosummit convocato dopo il referendum greco, sottolinea che occorre “impegnare queste ore per arrivare a chiudere l’accordo entro domenica”. Un risultato, secondo il presidente del Consiglio, tutt’altro che impossibile e che dipenderà dalla volontà di “fare prevalere da parte di tutti un principio di buon senso”, a cominciare dal premier greco, Alexis Tsipras che, si dice ottimista Renzi, “ha tutto l’interesse a fare prevalere una proposta di buon senso”
Certo la strada non è tutta in discesa visto che, racconta Renzi, “alcuni Paesi sono stati molto più rigidi dell’altra volta” e “il clima non è migliorato dopo il referendum” perché diversi colleghi “sono perplessi dal fatto che tre milioni di greci possano decidere per 300 milioni di europei”. Altro ostacolo da non sottovalutare è la chiusura dei leader a mettere sul tavolo un taglio del debito greco: “Non mi pare ci sia lo spazio per discutere in modo strategico di debito vedendo quello che ho sentito”, non fa giri di parole il premier.
Ma in qualche modo, insiste Renzi, bisogna “riuscire a dare alla Grecia la possibilità di continuare a ricevere aiuti” e “contemporaneamente di essere messa in condizioni di ripartire perché le immagini del pensionato fuori dalla banca greca in fila per 20, 40 o 60 euro ovviamente non sono belle per nessuno”. Per questo “c’è necessità di trovare punti di accordo politici ma anche tecnici” e su questo “la discussione è abbastanza simile a quella di prima” e “la palla ovviamente è nel campo del governo greco” che dovrà presentare proposte accettabili per tutti entro poche ore.