Draghi: «Euro è irreversibile. L’uscita non è prevista dai trattati»
08/05/2015 - L'irreversibilità dell'euro è un aspetto fondante dei trattati con cui è stata creata la valuta condivisa. E «l'uscita di uno Stato membro dell'euro non è prevista dai trattati». Nuova drastica presa di posizione del presidente della Bce Mario Draghi, contro le speculazioni su una possibile fuoriuscita della Grecia, o di altri Paesi, dall'euro. Un messaggio affidato ad una lettera formale di risposta ad una interpellanza di diversi parlamentari europei, datata 7 maggio.
«Non intendo prestarmi a speculazioni sugli scenari descritti nella vostra lettera - afferma Draghi -. Lasciatemi sottolineare che l'irreversibilità dell'euro ha fatto parte dell'architettura dell'Unione europea fin dal Trattato di Maastricht».
E «come ho affermato ripetutamente - conclude il capo della Bce - anche di fronte al parlamento europeo, il ritiro di uno Stato membro dall'euro non è previsto dai trattati».
Bce concentrata su piena attuazione trattati
La Banca centrale europea è «concentrata sulla piena attuazione» delle misure prese per contrastare la debolezza di inflazione e crescita, e al momento non ravvisa problemi di mancanza di titoli sul suo massiccio piano di quantitative easing. Ha affermato ancora il presidente Draghi, nelle lettere di risposta a interpellanze di parlamentari europei.
Una presa di posizione che sembra allontanare le ipotesi di «tapering» - ovvero una
«Guardando avanti - afferma Draghi al socialista Jonas Fernandez, in una missiva datata 7 maggio - ci concentreremo sulla piena attuazione delle nostre misure di politica monetaria. Tramite queste misure, contribuiremo ad un ulteriore miglioramento delle prospettive economiche, ad una riduzione della debolezza e a una ripresa della crescita di credito e moneta».
Al conservatore catalano Ramon Tremosa i Balcells, risponde invece che il piano di acquisti di titoli di Stato, che costituisce la colonna portante del Qe «sta filando liscio e i volumi degli acquisti sono in linea con la soglia annunciata di 60 miliardi di euro al mese. A questo stadio non appaiono giustificare le preoccupazioni sulla scarsità di bond». In ogni caso «sebbene non vi sia motivo per modificare al momento la composizione deli acquisti, il programma - dice ancora Draghi è sufficientemente flessibile per essere aggiustato ove le circostanze lo richiedessero».

In rilievo
Per ulteriori informazioni: | Padiglione Melandri - Piazzale Solieri, 1 - 47121 Forlì | Tel.: +39 0543 374807 | Fax: +39 0543 374801 | E-mail: |
Per contattare lo Europe Direct più vicino a voi potete consultare il sito della Commissione europea del servizio Europe Direct o telefonare al numero verde 00800 6 7 8 9 10 11 del servizio Europe Direct di Bruxelles

- PuntoEuropa.eu | Versione | Sviluppato da Paolo Burgio | Area Riservata -