Draghi lancia maxi-Qe da oltre 1.000 miliardi ma l’80% dei rischi sarà a carico dei Paesi
22/01/2015 - La Bce ha deciso di lanciare un piano di acquisti di titoli ampliato alle emissioni pubbliche da 60 miliardi di euro al mese, che proseguirà fino a settembre 2016 e comunque fino a quando l'inflazione si riporterà a livelli ritenuti coerenti con i suoi obiettivi. Il piano, complessivamente, prevede acquisti per 1080 miliardi. La Bce acquisterà titoli di stato con scadenze fra 2 e 20 anni. Gli acquisti saranno effettuati in base alla quota di ogni banca centrale nazionale nel capitale della Bce. Lo ha annunciato il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo.
Quota dell’80%, rischio condiviso tra le banche centrali
L'acquisto di titoli di Stato da parte della Bce prevede un criterio di condivisione del rischio con le banche centrali dei paesi interessati, per una quota pari all’80% del totale. Dunque solo il 20% sarà a carico direttamente della Bce. Lo ha specificato il presidente della Bce Mario Draghi. Su questo il presidente ha fatto una concessione ai “falchi” guidati dal capo della Bundesbank Jens Weidmann.
I «tetti» del 33 e del 25%
La Bce potrà acquistare per un importo massimo che non superi il 33% del debito di ciascun Paese. Inoltre per ogni emissione non potrà acquistare più del 25% dei titoli.

Acquisto bond Grecia solo con piano Troika
«Non c'è alcuna eccezione per la Grecia», ha spiegato Draghi. C'è «una deroga», che consente di comprare titoli con rating speculativo, ma solo in presenza di un programma di assistenza della Troika.

Le preoccupazioni sui rischi nazionali
La decisione su risk sharing è stata presa per mitigare le preoccupazioni di alcuni Paesi, ha aggiunto il governatore.

Decisione «a larga maggioranza»
Il governatore ha spiegato che il consiglio della Bce è stato «unanime» sul fatto che il Qe sia un vero strumento di politica monetaria mentre sulla necessità di lanciarlo «adesso» è stato deciso «a larga maggioranza», senza bisogno di un voto.

Draghi si è detto «stupito del fatto che la questione della condivisione dei rischi sia diventata la cosa più importante» nel dibattito sulla stampa alla vigilia della decisione della Bce. «Chiediamoci se sia una scelta così fondamentale per l'efficacia del piano, noi - ha detto - riteniamo di no».
Una spinta per le riforme
Il governatore ha poi spiegato gli obiettivi del piano, chiarendo che per la Bce è importante «che le riforme strutturali siano attuate in modo credibile ed efficace per far salire le aspettative di reddito» delle famiglie e quanto si debba «incoraggiare le imprese ad aumentare gli investimenti da subito, e così anticipare la ripresa economica».

Calo per Euro e spread
Euro in rapida discesa dopo l'inizio del discorso del presidente della Bce, Mario Draghi. La divisa unica e' indicata a 1,1536 dollari (dopo un minimo di 1,1512) contro gli 1,1601 segnati prima dell'avvio della conferenza stampa a Francoforte. L'euro viene scambiato anche a 0,9916 franchi svizzeri (0,9943 alla rilevazione ufficiale), a 136,16 yen (133,70) e 0,7620 sterline (0,7644).

Lo spread italiano è calato a quota 108 nei minuti successivi all’annuncio, per poi risalire a quota 126.
Piazza affari vola dopo l’annuncio
Piazza Affari mette il turbo, immediatamente dopo l'annuncio del presidente della Bce. L'indice principale Ftse Mib è balzato del 2,5% a 20.475 punti, trainato dai titoli bancari che accelerano al rialzo.

Tassi di interesse confermati
Questa mattina la Banca centrale europea, al termine della riunione del comitato direttivo ha confermato, come da attese, allo 0,05% il tasso di riferimento dell'Eurozona allo 0,05%. Di riflesso il tasso sui prestiti marginali resta allo 0,30% e quello sui depositi overnight rimane negativo a -0,20%. Il tasso sui prestiti marginali e quello sui depositi bancari restano rispettivamente allo 0,30% e -0,20%.
In rilievo
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