Strage di Parigi, sette arresti: caccia ai due killer
08/01/2015 - Sette persone sono state fermate nella notte, tra cui Hamyd Mourad, sospettato di essere l’autista del commando che ha sferrato ieri l’attacco terroristico al settimanale satirico Charlie Hebdo. Sono ancora in fuga, invece, gli altri due ricercati dalle forze dell'ordine, ritenuti gli esecutori materiali dell'attentato. La polizia ha pubblicato nella notte le foto e le loro generalità ed ha lanciato un appello ai testimoni: si tratta dei fratelli franco-algerini Chérif e Said Kouachi, di 32 e 34 anni, sospettati di essere «armati e pericolosi». Hamyd Mourad, sospettato di essere stato l’autista, è il cognato di Chérif Kouachi.Nella notte si è consegnato alla polizia a Charleville-Mézières, nel Nord-Est della Francia, un ragazzo di 18 anni, di nome Hamyd Mourad, che aveva visto «circolare il suo nome sui social network». «È stato arrestato ed è guardato a vista», ha confermato una fonte. Sembra avere un alibi piuttosto solido, al vaglio degli inquirenti, e non è ancora chiaro se possa trattarsi di un caso di omonimia.Stamattina, è stato il premier francese, Manuel Valls, ad annunciare che nella notte sono stati compiuti «numerosi arresti». Il premier ha aggiunto che i due fratelli sospettati, che non sono ancora stati trovati, erano noti ai servizi di intelligence e che «senza dubbio» erano seguiti prima dell'attacco: «I servizi segreti li conoscevano e per questo li seguivano». Secondo una fonte giudiziaria, le sette persone fermate, uomini e donne, appartengono all'entourage dei due fratelli identificati come i presunti autori dell'attacco e tuttora in fuga. I sette sono già stati interrogati. Intanto, prosegue la caccia all'uomo nel Paese.
Secondo la stampa francese sarebbero state eseguite numerose perquisizioni a Reims, Strasburgo e Gennevilliers e sarebbe stato fermato anche un familiare degli attentatori a Charleville. Ma finora non sono stati resi noti dettagli.
I fratelli Kouachi sono ben noti all'antiterrorismo ed erano tornati dalla Siria nell'estate scorsa. Uno di loro, Chérif, è stato membro di una cellula di Buttes-Chaumont, che reclutava giovani combattenti per l'Iraq. Nel 2008 era stato condannato a tre anni di prigione.
Gli investigatori sono finiti sulle loro tracce dopo avere ritrovato la carta di identità di Said sulla Citroen C3 abbandonata durante la fuga nel Nord-Rst di Parigi, vicino Porte de Pantin. Secondo Europe 1, gli inquirenti hanno ritrovato inoltre sull'auto un caricatore di Kalashnikov e due borse sportive.
A completare il ritratto dei due fuggitivi sono state le immagini di una telecamera a Pantin e la descrizione dell'automobilista a cui i fuggitivi hanno sottratto la macchina per la loro fuga.


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