Parlamento Ue sostiene riconoscimento Palestina
18/12/2014 - BRUXELLES - Il Parlamento di Strasburgo ha approvato ad ampia maggioranza una risoluzione sottoscritta da quasi tutti i gruppi che sostiene "in linea di principio" il riconoscimento dello Stato della Palestina sulla base dei confini del 1967, appoggia la soluzione a due Stati con Gerusalemme capitale ed esorta la ripresa dei colloqui di pace. La risoluzione è stata approvata con 498 si, 88 no e 111 astensioni. Un grande applauso di una larga parte dell'Aula di Strasburgo ha accolto questo voto, secondo molti osservatori storico, a sostegno dello stato della Palestina. In particolare, la risoluzione è stata il frutto della convergenza dei testi presentanti da cinque gruppi, quello del Ppe, del S&D, della sinistra Unita (Gue), dei liberali e dei Verdi, appoggiata anche da alcuni esponenti 'grillini' come Massimo Castaldo e Ignazio Corrao. "Quello di oggi è un giorno storico, un voto importante ai fini di un'apertura di un negoziato libero dal condizionamento degli estremisti. E' la vittoria non di una parte ma di tutto il Parlamento europeo, la vittoria della pace". Così Gianni Pittella, presidente del gruppo S&D ha commentato a caldo il voto dell'Aula di Strasburgo a sostegno del riconoscimento dello Stato della Palestina.

La delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo, in dissenso al riconoscimento dello Stato della Palestina, è invece uscita dall'Aula al momento del voto sulla risoluzione. Lo rende noto la capogruppo azzurra, Elisabetta Gardini. "Pur riconoscendo il lavoro fatto dal Ppe per mitigare le posizioni della sinistra europea - osserva Gardini - come delegazione di Forza Italia permangono rispetto al testo di questa risoluzione ancora delle ambiguità e troppe tracce della versione originaria a cominciare dal titolo. Per questo motivo, proprio per marcare politicamente il nostro dissenso, al momento del voto tutta la nostra delegazione ha abbandonato l'aula".

"Il riconoscimento degli Stati è di competenza delle nazioni, non del Parlamento europeo che non ha questo potere: questo voto va annullato". Lo ha detto Nigel Paul Farage, leader inglese del movimento euroscettico Ukip, intervenendo in Aula dopo il via libera del plenum, per contestare la legittimità della risoluzione che sostiene lo stato della Palestina. Contestazione del resto infondata, visto che nel testo approvato, esattamente al punto F, c'è scritto esplicitamente che "il riconoscimento dello Stato di Palestina rientra nelle competenze degli Stati membri".
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