Europa e droga spaccano il governo inglese, lascia il sottosegretario LibDem
04/11/2014 - LONDRA - Norman Baker esce dal Governo sbattendo la porta: il sottosegretario agli Interni britannico oggi ha annunciato le sue dimissioni, dichiarando che lavorare in un ministero dominato dai conservatori è come «camminare nel fango». Baker, esponente di punta del partito liberaldemocratico, ha anche accusato il ministro dell’Interno Theresa May di comportarsi in modo dittatoriale «come se i Tories avessero vinto le elezioni e governassero da soli»
Non si tratta solo di uno scontro tra personalità diverse o tra caratteri incompatibili. A pochi mesi dalle cruciali elezioni politiche del 2015 la coalizione scricchiola e le profonde divisioni tra Tories e liberaldemocratici diventano più evidenti. Due in particolare i temi che negli ultimi tempi più hanno diviso i due partiti: Europa e droga.
I LibDem sono europeisti e quindi fortemente contrari alla virata anti-Bruxelles e anti-immigrazione dei Tories. La retorica sulla necessità di chiudere le frontiere e i tentativi della May di far scendere il numero di immigrati che arrivano in Gran Bretagna ogni anno, in linea con le promesse del Governo, hanno creato costernazione tra i LibDem.
I contrasti tra Baker e May hanno raggiunto il punto di non ritorno la settimana scorsa in seguito alla pubblicazione di uno studio ufficiale sulla droga, commissionato dallo stesso ministero dell’Interno, che concludeva che le leggi severe e punitive non sono un deterrente all'uso di droga e che sarebbe meglio trattare i drogati come malati invece di criminalizzarli.
I liberaldemocratici hanno chiesto un ripensamento della politica anti-droga del Governo, ma i Tories hanno respinto le conclusioni del rapporto dichiarando che non avrebbero mai depenalizzato la droga. Baker ha poi detto che i Tories avevano cercato di bloccare la pubblicazione del rapporto, uscito con tre mesi di ritardo.
Nick Clegg, vicepremier e leader del partito liberaldemocratico, ha ringraziato Baker per lo «splendido lavoro» fatto e si è impegnato a nominare un nuovo sottosegretario al più presto. Le sue dimissioni intanto rafforzano la reputazione della May di Tory inflessibile e non disposta a compromessi, cosa che non farà alcun danno a una donna che è considerata una possibile futura leader del partito.
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