17/10/2014 -
a Commissione europea ha proposto oggi di prelevare 448,5 milioni di euro dal bilancio agricolo della gestione Pac 2015 per destinarli ad altre politiche comunitarie.
Il commento di Paolo De Castro, coordinatore S&D della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo alla proposta non dice che questa è uno scippo, ma poco ci manca: «sottrarre risorse agli agricoltori per ridare ossigeno alle altre politiche europee è una pratica inaccettabile, che non tiene conto del valore strategico del settore agricolo nel panorama economico comunitario».
La decisione è pesante, prosegue De Castro e «va a sommarsi alla mancanza di 1 miliardo di euro necessario a far fronte ai pagamenti dei fondi strutturali per lo sviluppo rurale. Prelevare gli aiuti ai produttori colpiti dall'embargo russo dalla riserva di crisi autofinanziata dagli stessi agricoltori è una beffa insostenibile per un settore che sta pagando duramente una crisi che non ha originato».
E De Castro apre a Hogan, il prossimo Commissario europeo all'Agricoltura: «mi auguro che sia maggiormente consapevole del ruolo economico dell’agroalimentare europeo e che difenda le sue prerogative nel bilancio Pac».
Detto ciò De Castro riconosce come sia «un dovere politico dotarci di strumenti efficaci per contrastare situazioni di emergenza che oggi, purtroppo, rappresentano più la norma che l’eccezione. Una gestione del bilancio dell’Unione più flessibile e ponderata con revisioni e aggiornamenti periodici potrebbe essere un buon punto di partenza per adempiere a questo dovere».