Belgio, accordo per un nuovo governo di centro-destra
08/10/2014 - BRUXELLES – Dopo quattro mesi di trattative, le forze politiche belghe hanno trovato un accordo ieri sera, martedì 7 ottobre, sulla formazione di un nuovo governo di centro-destra. Primo ministro dovrebbe essere il liberale francofono Charles Michel, erede di una famiglia politica del paese. L'intesa è stata raggiunta da quattro partiti, tra cui quello che rivendica l'autonomia delle Fiandre, dopo una ultima maratona negoziale di 28 ore.
La nuova coalizione è inedita nella storia del paese. Emersa dopo il voto di fine maggio, l'alleanza raggruppa il partito liberale francofono (MR), il movimento Nuova alleanza fiamminga (N-VA), i democristiani fiamminghi (CD&V) e i liberali fiamminghi Open VLD. «L'insieme dei partner ha proposto che diventassi primo ministro – ha detto Michel, a 38 anni il più giovane premier della storia belga –. La squadra di governo al completo presterà giuramento davanti al Re nei prossimi giorni».
L'alleanza avrà un governo di 14 portafogli ministeriali, sette fiamminghi e sette francofoni, nonostante l'unico partito francofono nell'esecutivo, l'MR, abbia ottenuto appena un quarto dei voti francofoni alle ultime elezioni nazionali. Così vogliono le regole belghe.
Il nuovo governo deve presentare, come tutti i governi dell'Unione, la propria finanziaria 2015 alla Commissione europea entro metà ottobre. L'obiettivo è il pareggio di bilancio entro il 2018, ha detto Michel.
Il nuovo esecutivo, che segue quello guidato tra il 2011 e il 2014 dal socialista Elio Di Rupo, vuole portare l'età pensionabile da 65 a 67 anni; rivedere l'adeguamento automatico dei salari all'inflazione prevedendo un aumento minore; imporre ai disoccupati lavori d'interesse generale; ridurre la spesa pubblica di otto miliardi di euro e tagliare gli oneri delle imprese di 3,5 miliardi di euro nel corso della legislatura. Il leader della N-VA Bart De Wever ha parlato di “un governo del rilancio dell'economia”.
L'uomo politico, bestia nera dell'establishment francofono, ha preferito non entrare al governo per rimanere sindaco di Anversa, la grande e ricca città portuale del Nord del paese. De Wever ha accettato che per i prossimi cinque anni non rivendicherà cambiamenti istituzionali, mettendo da parte obiettivi di maggiore autonomia delle Fiandre. Il nuovo premier Michel è figlio di Louis Michel, ex commissario europeo, ex ministro degli Esteri belga, oggi deputato a Strasburgo.
Scriveva ieri sera sul proprio sito il quotidiano La Libre Belgique: Charles Michel «si è dovuto battere per non essere un figlio di papà. Ora dovrà battersi per non essere considerato un primo ministro per caso». Le trattative di questi mesi sono state meno difficili di altri negoziati. Tra il 2010 e il 2011, il Belgio è rimasto senza governo per l'impossibilità dei partiti di trovare un accordo su un nuovo esecutivo. Per la prima volta in 26 anni, il partito socialista francofono è all'opposizione a livello federale.
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