Commissione Ue, Hill in difficoltà davanti al Parlamento: sarà sentito nuovamente - art. del 01/10/2014
02/10/2014 - BRUXELLES - Jonathan Hill, candidato-commissario inglese per i servizi finanziari, non ha convinto oggi, mercoledì 1 ottobre, la commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo e sarà costretto a un secondo incontro con i deputati. E' la prima volta che succede da quando lunedì sono iniziate le audizioni della Commissione Juncker. Nel contempo, anche il candidato-commissario all'energia e al clima, lo spagnolo Miguel Arias Cañete, ha avuto vita dura dinanzi ai parlamentari.
“Il Parlamento è rimasto sconcertato”, ha spiegato in un comunicato il deputato ecologista tedesco Sven Giegold, riferendosi a Hill. “Molte domande sono rimaste senza risposta. Non ha presentato proprie idee. Si è nascosto dietro a risposte vaghe”. L'esponente politico conservatore sarà risentito probabilmente il 6 ottobre in una nuova audizione pubblica. La liberale francese Sylvie Goulard ha detto che la commissione affari economici ha bisogno di “fare chiarezza” su alcuni aspetti.
L'esperienza di Hill non è nuova. Nell'attuale Commissione europea, l'olandese Neelie Kroes, oggi responsabile dell'agenda digitale, è stata sottoposta a due audizioni. Il Parlamento può bocciare una intera Commissione, non singoli candidati-commissari. Tuttavia, ha l'influenza per imporre al presidente dell'esecutivo comunitario di modificare le responsabilità dei singoli o addirittura sostituire le persone criticate. Durante l'audizione di oggi, Hill è stato in difficoltà numerose volte.
In particolare l'ex presidente della Camera dei Lords ha dovuto rispondere a domande sul suo passato di lobbista nella City londinese. L'uomo proviene da un paese che sta valutando se uscire dall'Unione europea; che non vuole l'euro; che non partecipa all'unione bancaria; e che ha deciso di fare ricorso dinanzi alla Corte di Giustizia del Lussemburgo contro alcune misure di regolamentazione finanziaria. Tutti i gruppi politici hanno chiesto una seconda audizione.
Anche lo spagnolo Cañete, un uomo vicino al premier conservatore Mariano Rajoy, è stato messo in difficoltà nella sua audizione di oggi, criticato dai socialisti e dai verdi per le relazioni sue e di suo cognato con il delicato settore petrolifero. L'ungherese Tibor Navracsics, candidato-commissario al portafoglio dell'istruzione, della cultura e della cittadinanza, è stato interrogato, invece, sui suoi stretti rapporti con il presidente Viktor Orbán, uno dei leader più nazionalisti dell'Unione europea.
Domani, giovedì 2 ottobre, verrà sentito il candidato-commissario agli affari economici, il socialista francese Pierre Moscovici, criticato perché poco credibile nel difendere le regole di bilancio in Europa. Alcune fonti parlamentari spiegano che l'atteggiamento dei socialisti nei confronti di Hill potrebbe essere semplicemente strumentale per ottenere il benestare dei popolari a Moscovici. Se quest'ultimo dovesse passasse l'esame senza problemi, l'inglese verrebbe graziato.
L'assemblea dovrebbe votare la fiducia alla Commissione il 22 ottobre a Strasburgo. Il nuovo esecutivo dovrebbe entrare in carica il 1° novembre, se tutto andrà come previsto. Nel frattempo, al di là della vicenda legata a Jonathan Hill, molti deputati sembrano combattuti tra il desiderio di dimostrare inflessibilità nel valutare i commissari e la consapevolezza che l'Europa non può permettersi uno scontro istituzionale tra Commissione e Parlamento.
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