12/05/2017 -
BRUXELLES - L'economia britannica crescerà più lentamente del previsto a causa della Brexit. E' il senso delle previsioni economiche di primavera pubblicate oggi dalla Commissione europea, che rivedono al ribasso le stime di tre mesi fa. L'esecutivo ora stima la crescita del 2016 a +1,8% (-0,2 punti rispetto a febbraio scorso), stabile sullo stesso livello nel 2017, ma in calo di 0,5 punti nel 2018 quando è prevista a +1,3%.
Nell'analisi della Commissione, la crescita nel 2016 è stata "guidata dalla domanda interna" sostenuta da "una crescita di introiti disponibili per le famiglie, grazie a alla rapida crescita del credito non garantito e al declino del tasso di risparmio". "Tuttavia - è scritto nel documento della Commissione - si prevede che la crescita dei consumi privati crollerà al di sotto dei livelli di crescita del Pil nel 2018, E dato l'alto peso deio consumi domestici nel Pil, ci si attende che il rallentamento abbia forte influenza sulla crescita generale". I tecnici europei inoltre scrivono che "è prevista la stagnazione degli investimenti come reazione delle imprese all'incertezza" dovuta ai negoziati per la Brexit.
Infine il quadro è completato dall'osservazione che gli aumenti salariali nominali "rimarranno modesti attorno a poco più del 2%", ma saranno erosi dall'inflazione che "continuerà a salire, raggiungendo il 2,6% tanto nel 2017 quanto nel 2018, oltre il target del 2% della Banca d'Inghilterra".