11/04/2017 -
L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ha chiesto il 10 aprile alle nazioni europee di non inviare i richiedenti asilo verso l'Ungheria fino a che la legge del paese non si adeguerà al diritto internazionale. Lo stato ha adottato un provvedimento che prevede la detenzione obbligatoria dei migranti in attesa del riconoscimento della protezione.
Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha definito l'immigrazione di massa una minaccia all'equilibrio socio-economico dell'Europa e un “cavallo di troia” per il terrorismo. L'Ungheria è dal 2015 uno degli snodi principali degli arrivi nel vecchio continente.
“Da quando è entrata in vigore la legge, il 28 marzo, i nuovi richiedenti asilo, compresi i bambini sono detenuti in container circondati da filo spinato per tutto il periodo in cui fanno richiesta di asilo”, ha detto in un comunicato Filippo Grandi, Alto Commissario Onu per i rifugiati. Secondo i dati in possesso delle Nazioni Unite, ci sarebbero 110 persone, compresi quattro minori non accompagnati nei centri di detenzione ungheresi.
La richiesta dell'Onu di sospendere i trasferimenti legati alla Convenzione di Dublino è una reazione alle violenze e ai maltrattamenti denunciati ai danni di persone che attraversano il confine con l'Ungheria.