Strage a Stoccolma, il terrorista è un uzbeko
10/04/2017 - Ha 39 anni ed è nato in Uzbekistan l’uomo ritenuto responsabile dell’attacco di venerdì a Stoccolma nel quale sono morte quattro persone, investite da un camion, e altri quindici passanti sono rimasti feriti. Catturato a Märsta, una cittadina a 40 chilometri dalla capitale, dopo essere stato segnalato per un comportamento sospetto, l’uzbeko è accusato di «omicidio con carattere terroristico». Avrebbe agito assieme ad altri terroristi: tre dei suoi presunti complici - due uomini e una donna - sono stati arrestati dalla polizia ieri sera nel sud di Stoccolma mentre viaggiavano su un’auto. «Non possiamo ancora escludere che più persone siano coinvolte nell’attacco», ha affermato il capo della polizia Dan Eliason spiegando che nel camion utilizzato per l’attentato è stato trovato un oggetto che potrebbe essere una bomba o un ordigno incendiario.
Padre di quattro figli, dipendente di un’impresa di costruzioni, l’uzbeko in passato - secondo i media svedesi - aveva pubblicato su Facebook materiale di propaganda dell’Isis ed era stato già segnalato all’intelligence svedese. Secondo la testimonianza di un conoscente tuttavia, l’uomo «non parlava mai di politica né di religione, ma solo di come guadagnare di più per mandare i soldi alla famiglia».
«Nulla indica che abbiamo la persona sbagliata», ha detto ieri il capo della polizia svedese, senza dare ulteriori elementi di conferma. Il procuratore svedese Hans Ihrman ha detto che l’uomo finora non ha parlato, mentre gli investigatori hanno spiegato di non sapere ancora da quanto tempo l’uzbeko si trova in Svezia e non hanno voluto chiarire se ha un permesso di residenza o se si tratta di un richiedente asilo.
L’attentato - realizzato con le stesse modalità di Nizza, Berlino e in parte di Londra - sta mettendo in discussione i fondamenti stessi della società svedese. Il primo ministro svedese, Stefan Lofven, ha ordinato il rafforzamento dei controlli alle frontiere con effetto immediato. Lofven ha affermato che l’attacco è una «tragedia per le famiglie coinvolte», sottolineando che la Svezia farà «tutto il necessario» per garantire la sicurezza della popolazione. I terroristi, ha aggiunto, «vogliono che abbiamo paura, vogliono impedirci di vivere le nostre vite in modo normale, ma noi sapremo reagire: i terroristi non potranno mai sconfiggere la Svezia, mai». La principessa Victoria di Svezia, ieri commossa sul luogo della strage, ha rimarcato «la forza, l’unità e la capacità di resistere della società svedese».
In rilievo
Per ulteriori informazioni: | Padiglione Melandri - Piazzale Solieri, 1 - 47121 Forlì | Tel.: +39 0543 374807 | Fax: +39 0543 374801 | E-mail: |
Per contattare lo Europe Direct più vicino a voi potete consultare il sito della Commissione europea del servizio Europe Direct o telefonare al numero verde 00800 6 7 8 9 10 11 del servizio Europe Direct di Bruxelles

- PuntoEuropa.eu | Versione | Sviluppato da Paolo Burgio | Area Riservata -