27/02/2017 -
L'Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf) ha riscontrato serie irregolarità nei contratti riguardanti il progetto per la linea 4 della metro di Budapest.
L'Olaf ha raccomandato che l'Ungheria restituisca poco meno di 300 milioni di euro, consigliando al dipartimento della Commissione europea responsabile per le politiche regionali e urbane di pretendere il rimborso di 228 milioni e alla Banca europea per gli investimenti di richiedere indietro 55 milioni.
Lo riporta il sito di Politico, secondo cui fonti dell'Olaf affermano che "c'è un serio sospetto di frode nelle indagini in corso". Il valore complessivo dei contratti toccati dai presunti illeciti tocca il miliardo di euro, pari al 60% del costo totale del progetto, che ha attirato il più cospicuo finanziamento comunitario per lo sviluppo di infrastrutture in Ungheria nel periodo 2007-2013. Il progetto ha richiesto risorse per 1,7 miliardi di euro, con 679 milioni finanziati dal Fondo per la coesione di Bruxelles.
Secondo l'indagine condotta dall'Olaf, una serie di irregolarità di gestione ed errori, possibili frodi e altri reati sono stati identificati fin dall'inizio del progetto. La Bei sta considerando come rispondere alle raccomandazioni dell'Olaf ed evidenzia di aver richiesto in passato il rimborso di prestiti, quando sono stati scoperti casi di corruzione. La Procura ungherese sta intanto conducendo indagini su una figura politica coinvolta nelle procedure degli appalti della linea M4.
L'inchiesta dovrebbe concludersi ad aprile.