Migranti, piano Ue per i flussi da Sud
25/01/2017 - Bruxelles - Sul fronte dell’immigrazione, l’attenzione dell’establishment comunitario si sta spostando verso il Mediterraneo centrale, dopo che per tutto il 2015 e il 2016 gli sforzi europei sono stati rivolti ai flussi migratori provenienti dal Vicino Oriente. In vista di un prossimo vertice europeo a Malta, la Commissione europea ha messo a punto una comunicazione tutta dedicata a una nuova strategia con cui affrontare l’immigrazione da Sud. Lo sguardo corre alla Libia, ma anche all’Egitto.
La comunicazione, preparata dall’Alto Rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza Federica Mogherini e dal commissario all’Immigrazione Dimitri Avramopoulos, deve servire ad alimentare la discussione su come meglio affrontare i flussi migratori provenienti dall’Africa. Secondo le informazioni raccolte qui a Bruxelles, la Commissione vorrà promuovere alcuni filoni: la formazione della guardia costiera, una nuova collaborazione tra i Paesi del Maghreb, e una maggiore cooperazione tra i Ventotto.
«Con l’arrivo della primavera l’Europa sarà chiamata ad affrontare un pesante flusso di migranti attraverso il Mediterraneo centrale – ha detto la settimana scorsa a Strasburgo il premier maltese Joseph Muscat -. Non vedo come un solo Paese membro possa gestire o assorbire una tale ondata. In questo senso, l’essenza stessa dell’Unione europea sarà messa alla prova, se non agiamo immediatamente». Dall’inizio del decennio sono morte oltre 13mila persone nel tentativo di attraversare il Canale di Sicilia.
Sempre secondo le informazioni raccolte qui a Bruxelles, il piano, che dovrebbe essere illustrato oggi e che recepisce molti suggerimenti italiani, prevede nuovi corsi di formazione della guardia costiera libica; la creazione in Libia di un centro di salvataggio in mare; il rafforzamento operativo entro la primavera del 2017 del programma Seahorse che prevede tra le altre cose una maggiore collaborazione tra i Paesi del Maghreb; la promozione della cooperazione tra la Libia, le agenzie delle Nazioni Unite e i vicini del Sud.
Con Tripoli, Roma sta negoziando una difficile intesa sulla falsariga dell’accordo raggiunto da Bruxelles con Ankara nel 2016. Nota un diplomatico: «Gli accordi bilaterali con alcuni Paesi per convincere i migranti a rimanere a casa loro (i Migration Compact, ndr) hanno una valenza di lungo termine. Siamo alla ricerca di soluzioni di breve termine». C’è crescente attenzione all’Egitto, un Paese che è diventato il trampolino verso l’Europa dei migranti provenienti dall’Africa del Sud-Est.
Secondo Bruxelles, sforzi devono essere fatti per migliorare la politica dei rimpatri per i migranti illegali, ossia economici. L’aspetto economico della nuova strategia rischia di essere controverso, tenuto conto delle ristrettezze finanziarie dei Paesi membri: l’operazione a favore della Libia dovrebbe ricevere comunque un sostegno di 200 milioni di euro. Più in generale, le proposte di Bruxelles devono servire a meglio controllare le frontiere europee e a facilitare un accordo per una riforma del diritto d’asilo in Europa.
Nel 2016, secondo le cifre di Frontex, le autorità europee hanno contato 181mila persone sulla rotta del Mediterraneo centrale. L’Italia ha registrato un aumento del 18% degli arrivi rispetto al 2015. Gli arrivi, sempre secondo le statistiche comunitarie, sono giunti per il 90% dalla Libia, il 7% dall’Egitto, il 2% dalla Turchia, lo 0,6 e lo 0,5% rispettivamente dall’Algeria e dalla Tunisia. La rotta del Mediterraneo centrale ha preso il sopravvento dopo che l’accordo con Ankara ha ridotto i flussi migratori da Est.
Ormai, a Bruxelles, funzionari comunitari e diplomatici nazionali considerano che vi è «un movimento strutturale» di persone dal continente africano. La comunicazione attesa per oggi e la dichiarazione con la quale i Ventotto concluderanno il loro vertice maltese del 3 febbraio rappresentano una presa di coscienza della gravità della situazione nel Mediterraneo centrale e quindi un successo delle diplomazie del Sud Europa, in particolare di quella italiana.
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