Autobomba e assalto a Smirne: morti impiegato e poliziotto. Uccisi 2 terroristi, uno in fuga
09/01/2017 - Torna a salire la tensione in Turchia, un paese che sembra avviato verso una spirale di terrore di tipo siriano da quando il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha fatto l’ultimo giro di valzer diplomatico alleandosi con il leader russo Vladimir Putin e l’Iran sciita per risolvere la guerra civile siriana. L'esplosione di un'autobomba e la successiva sparatoria al tribunale di Smirne, sulla costa egea - città centro delle indagini per l’attentatore della discoteca Reina di Istanbul, in cui sono morte 39 persone e 65 ferite - sembrano legate ad un'azione terroristica. L'attacco sarebbe opera dei separatisti curdi del Pkk, fuorilegge in Turchia, ha detto il governatore della città, Erol Ayyildiz. Anche se la modalità con cui filtrano le informazioni in questa fase impone la massima prudenza.
«La Turchia è sotto attacco contemporaneo di diversi gruppi terroristici e vogliono metterla in ginocchio. Non c'è nulla che non abbiano ancora provato, ma non ci sono riusciti. Non possono mettere la nostra gente l'una contro l'altra. Non sono riusciti a distruggere la nostra unità e non ci riusciranno», ha affermato Erdogan dopo l'attacco. Un altro tentativo per sollecitare una risposta comune al terrorismo, un appello simile a quello lanciato dopo la strage di Capodanno a Istanbul.
L’attentato è stato compiuto prima con un'autobomba e poi con un'assalto armato all'edificio da parte di almeno tre terroristi. Un poliziotto e un dipendente del tribunale sono morti, oltre a 2 terroristi uccisi nello scontro a fuoco con la polizia. Un altro risulta in fuga. Dieci i feriti nell'attacco, tra cui anche agenti di polizia.
Le forze di sicurezza turche avrebbero fermato l'assalto dei terroristi nel perimetro esterno del tribunale, evitando così che l'attacco avesse effetti ancora più gravi. L'autorità turca per le telecomunicazioni ha imposto una censura temporanea ai media sull'attacco al tribunale di Smirne, città che aveva contesosenza successo a Milano la sede dell’Expo. Misure analoghe vengono prese regolarmente in caso di azioni terroristiche nel Paese.
Sul fronte della strage di Capodanno a Istanbul, intanto, sembra che l'attentatore sia «probabilmente un uiguro», cioè membro della minoranza musulmana e turcofona della cina. Lo ha detto in un'intervista alla tv A Haber il vicepremier turco Veysi Kaynak, confermando le indiscrezioni dei giorni scorsi sulle indagini mirate a una cellula asiatica dell'Isis. Gli uiguri risiedono nella regione cinese dello Xinjiang. Secondo Kaynak, il killer ha agito da solo ma con l'aiuto di una rete di complici su cui stanno indagando le autorità. Inoltre, ha aggiunto, non si può escludere che sia riuscito a fuggire all'estero.
«Servizi di intelligence stranieri» potrebbero essere dietro la strage di Capodanno a Istanbul, visto «il modo professionale» in cui è stata compiuta. Lo ha detto il vicepremier e portavoce del governo turco, Numan Kurtulmus. «Sono dell'idea che non sia possibile che l'autore abbia compiuto un attacco del genere senza alcun supporto. Ha l'aria di un'azione da servizi segreti. Tutti questi aspetti sono oggetto di valutazione», ha spiegato Kurtulmus. Affermazioni da parte di un ministro di un paese Nato che non mancheranno di suscitare forti polemiche.
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