Addio a Tietmeyer, n.1 della Bundesbank e padre dell’euro
29/12/2016 - E' morto Hans Tietmeyer, una delle figure di spicco della finanza europea e tra i padri dell’euro. Nato 85 anni fa in un piccolo paese della Westfalia, laureato in economia «con disciplina prussiana», ha prima lavorato al Ministero dell'Economia per 20 anni dal 1962, diventando anche segretario di Stato e consigliere personale di Helmut Kohl fino alla fine degli anni Ottanta, in un momento storico molto importante e delicato come quello della caduta del muro e della riunificazione. Sempre negli anni Ottanta, precisamente nel 1982, ebbe un ruolo molto importante sulla scena politica: per l'allora ministro dell'Economia Lambsdorff redasse il cosiddetto “documento Lambsdorff” che ha avviato la rottura del governo social-liberale e la caduta del cancelliere Schmidt.
Nel 1990 venne poi trasferito alla Bundesbank dopo aver criticato, e non poco, le decisioni di politica economica come il passaggio alla moneta nella Ddr nel 1990 nel rapporto di 1:1 definito come un grosso errore. Iniziò quindi a curare la fase della creazione della moneta unica, convinto che per rendere stabile l'Euro condizione imprescindibile fosse un'Unione politica europea più forte. E' stato l'ultimo presidente dell'istituto di Francoforte, con poteri monetari pieni trasferiti poi alla Banca centrale Europea.
In un comunicato, la Buba (la Bundesbank) ha ricordato il suo contributo “in modo significativo alla formazione dell'Unione Economica e monetaria”. Difensore ostinato della stabilita' dei prezzi, era a livello globale considerato uno dei banchieri piu' influenti al mondo tanto che all'inizio la stessa Bce era stata definita un “clone” della Bundesbank, tanto il suo esempio era seguito e apprezzato.
Noto per la sua inflessibilità e i suoi implacabili giudizi, pragmatico, assertore della “cultura della stabilità e attento ai dettagli, Tietmeyer pur essendo andato in pensione nel 1999, non mancava di seguire l'attualità e proprio recentemente non aveva risparmiato critiche all'operato in Europa: “Avere politiche economiche condivise è condizione necessaria per un'unione monetaria sostenibile, ma purtroppo questo non è accaduto in Europa, nella misura in cui sarebbe dovuto accadere”, era stata la sua acuta osservazione.
Grande appassionato di ping pong, e devoto cattolico, nel 1988 sopravvisse ad un attentato della Raf (Rote Armee Fraktion): la pistola del suo aggressore, pare, si fosse inceppata anche se successivamente furono trovati 10 fori di proiettile nella sua auto.
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