Ministri Ue, facilitare introduzione auto connesse per 2019. Acea, dichiarazione pietra miliare. Vicari, codice stradale unico
15/04/2016 - BRUXELLES - Lavorare per l'introduzione delle auto connesse e automatizzate entro il 2019. E' l'obiettivo della Dichiarazione di Amsterdam, sottoscritta dai ministri dei trasporti Ue in occasione della riunione informale sotto la presidenza di turno olandese. L'impegno, condiviso da stati membri, Commissione e Parlamento Ue, è per sviluppare un quadro comune europeo che consenta di condividere esperienze e avanzamenti per sfruttare appieno il potenziale della guida connessa e automatizzata, in modo da migliorare la sicurezza stradale, la salute, la gestione del traffico e ridurre l'impatto ambientale del trasporto su strada.

Nello specifico, l'agenda congiunta prevede lo sviluppo di regole e standard coerenti a livello internazionale, europeo e nazionale per consentire l'uso transfrontaliero delle auto connesse, un lavoro sull'uso dei dati e allo stesso tempo sul rispetto della privacy, e sulla sicurezza. Da qui la richiesta alla Commissione Ue di definire una strategia europea per il settore e di adattare, dove necessario, le norme. "Non sto chiedendo a tutti gli stati membri di partecipare subito, ognuno di noi si muove alla sua velocità, ma possiamo imparare gli uni dagli altri", ha esortato il ministro olandese Melanie Schultz, che ha presieduto l'incontro dei 28 che hanno fatto l'esperienza di viaggiare in auto connesse nel centro di Amsterdam. Per l'associazione dei costruttori auto europei Acea che ha fornito molte delle vetture usate, si tratta, ha dichiarato il segretario generale Erik Jonnaert, di "un'importante pietra miliare che promuove una cooperazione molto necessaria tra i produttori auto, i governi nazionali e le istituzioni Ue".

"Oggi il concetto di mobilità è in fase di evoluzione verso forme di propulsione alternative che stanno portando ad una visione del veicolo da puro mezzo di trasporto ad 'ambiente' in grado di svolgere attività diverse dalla guida, proprio come espresso dall'Italia nel corso del G7 dei Ministri dei Trasporti nel settembre scorso a Francoforte", ha dichiarato il sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti Simona Vicari che ha partecipato alla riunione ad Amsterdam, dove ha sottolineato la necessità di "un unico codice stradale europeo, con norme identiche per tutti i cittadini dell'Unione".
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